Il camper di Alabastro di Nari Ward all'inceneritore di Poggibonsi

Pochi posti rispecchiano l'anima della nostra società come la discarica, luogo dove si trovano le tracce e i residui più autentici dei nostri consumi, bisogni e desideri, ricordi di tutto quello che è passato tra le nostre mani e che ha fatto, per un periodo di tempo, parte della nostra identità.
Nari Ward ha subito il fascino di questo mondo in penombra e ha creato di fianco all'inceneritore di Poggibonsi un'opera immersa nei resti del nostro vivere quotidiano.
Su una collina, formatasi da una precedente discarica e coperta di verde, Ward ha innalzato una specie di santuario: l'opera è formata da un camper con delle pareti di alabastro bianco traslucido, materiale tipico della zona che, con la sua preziosità, contrasta con tutto l'ambiente circostante.
Al suo interno, nella luce ovattata che filtra dalle lastre di alabastro, regna un'atmosfera da cappella votiva: un altare semicircolare in ferro battuto, coperto di candele accese, è circondato da sacchetti di teflon appesi alle pareti, materiale utilizzato per contenere i residui tossici dell'inceneritore. Per la contemplazione, ci sono sedili costruiti con vecchi pneumatici d'auto e, proprio come i tradizionali luoghi di culto, il camper è orientato in direzione Est -Ovest.