Santuario di Romituzzo

Il santuario prende il nome del luogo dove vivevano in tempi remoti tre donne eremite (da qui "Romite" a Romituzzo) e dove si trovava un'edicola sacra con un'immagine del 1300 raffigurante la Madonna della Neve, dipinta da un artista ignoto, alla quale sono attribuiti numerosi miracoli nel corso dei secoli.
E' l'unica chiesa in Italia nota per la presenza degli "ex-voto", una pratica devozionale di due diverse tipologie, tavolette dipinte e oggetti in cartapesta, collocati in file sovrapposte lungo le pareti della chiesa, senza ordine logico.
Gli ex voto oggettuali sono mani, gambe e figure intere raffiguranti infermità, richieste di aiuto o ricompense mentre, nel caso delle tavolette, sono la narrazione di un evento sviluppata in modo realistico.
La chiesa, ad una sola navata con tetto a capriate, un altare maggiore e due altari laterali, è diventata santuario nel XV secolo mentre nel 1500 si è arricchita di un campanile e di un porticato.
Attorno al 1550 ebbe inizio il periodo di massimo splendore dell'oratorio grazie alla crescita delle concessioni di grazia e all'aumento dei pellegrinaggi, testimoniati dalla presenza di oltre cinquemila pezzi di carta appesi alle pareti.

Via Burresi, 17